sabato 20 novembre 2010

TANGO!


INSIEME di BobSaintClair

MariaSara aveva una sola passione, Ramon.
Ma no! Piuttosto sarebbe corretto dire che Ramon aveva una sola passione, MariaSara.
E neppur così sembrerebbe poi di dir la verità, ohibò!
Dunque, per meglio cavarsi d'impiccio e in tutta leggerezza, daremo lustro a quell'esimio detto di quell'esimio dotto di quell'esimia città, il qual disse: "Non esiste una sola verità in amore" ed evitando di arrecar torti, preciseremo: MariaSara e Ramon amavano il tango.
Dall'eco lontana delle cronache, che al tempo assidue rimbalzavano copiose su e giù per la pittoresca ciudad argentina, rimane oggi solamente velata leggenda dei nostri appassionatissimi tangueros, pur tuttavia assurgendo, con gli onori e i meriti del caso, a simbolo e vanto di una musica, epica e magica, che resterà per sempre sicuro elisir e incanto per ogni coppia si cimenti nel ballo o per chiunque, semplicemente, si abbandoni all'ascolto. Nei fatti...

Fu il più bruciante, prodigioso e irreale, incontro che la storia tanguera di Buenos Aires ricordi: i corpi s'attrassero fin dal primo, seducente e fiero sguardo; magia sensuale si insinuò nelle vene; alcol e fumo a imbiondire l'avanzare reciproco; ritti nel busto, sinuosi e cadenzati nelle movenze, si unirono con impeto calibrato: eccoli vis-à-vis, per poi perdersi e riprendersi, dominati da un'ossessione sottile che li consumava.
Al suono intenso della musica, la gente della tangueria si scansò rapida nel vederli avvinghiati, presagendo attraverso essi l'imminente, palpitante, energia: le mani, fusione sofferta e leggera; gli addomi, emozione lancinante in bilico tra eros e violenza; madidi di pathos, eleganza ed intesa, esprimevano un crescendo vertiginoso che doveva per forza sfociare in qualcosa di più grande, o loro lo erano davvero, sì, i più grandi, in quell'eterno momento musicale di pura celebrazione, unione di un uomo con la sua donna.
I passi, su quell'aria romantica, passionale, struggente, si tramutarono in linguaggio sopraffino, slegando travolgente una corrispondenza d'amorosi sensi.
Erano incarnazione, erano Tango!



TANGO di Rossana Carturan

Respiro a fondo, mentre sento il cuore strozzarsi in gola. Deglutisco. Prepotente cerca espedienti per esplodere. Lo raggiro pensando che la mano roteerà la maniglia in una presa decisa, oltre la quale l’istante dovrà perdurare, rendersi efficace, memorizzare, assimilare.
La purezza muscolare...rosso e nero...l’abbraccio, melodia di un accompagnamento..
Eccolo, fedele nello sguardo malinconico, come pioggia parsimoniosa che si posa ovunque. Partecipe di un gioco di società che lo porta ad essere preda di un rivivere e conservare. Diffidente alla mediocrità dei nemici.
Continua, sincopato.. regolare..avanza..
Si dondola sulla sedia girevole e tra telefoni, carte, sprechi e pc, consuma le giornate. Sono il suo intervallo, posso gioire di quell’attimo di assenza che conferma, invece, la pienezza di un uomo ricco di sé. Un caffè ed il suo sorriso.
Il piede sfiora…un tacco si solleva..
Gesti morbidi i suoi, privi di rassegnazione. E’ indifferente che il tempo, scivolando prepotentemente sul volto, sugli occhi, li abbia improvvisamente segnati. Lui che si dà con semplicità e mi accorda se stesso
Nessuna oscillazione..tutto. in un asse perfetta..rosso indietro..
La sensualità di un gioco a due, l’inebriarsi di immaginarie morbidezze, che non avranno forse mai verità, sono di sicuro la miglior difesa. Ci sono. Il mio sogno ad occhi aperti. Il caffè è sulla scrivania.
Nero avanza..incrocia e chiude..
Un cucchiaino di zucchero, uno solo, si scioglie in migliaia di granelli disubbidienti rivendicanti un’autarchica emozione. Sono lì, nudi, tra una penna ed un astuccio. Non dire, Non ora, non ora che il polpastrello punisce. Mi guarda garbato, mi aiuta con il sorriso. Il corpo scinde la testa, secoli di romanzi si schiantano. Io e lui . Lui ed io.
Cuadrato…caminada.. i colori si mescolano..
Il caffè è finito. Il piattino trema sulla mano incredula a quell’atto di erotismo che elude ogni improbabile certezza. La porta si chiude.
Resolucion



MILANO 1975. TANGO DEFORMATO di Daniela Rindi

I mastini si vestono di nero, con giubbotti, guanti e rayban sul viso, scarpe lucide, passo cadenzato, sguardo ceruleo e minaccioso.
Avanzano credendo di aver vinto, avanzano nascosti nella sera,
avanzano…
Sotto i portici il rimbombo dei tacchi, suoni forti, sono forti, a far giustizia ci vuole poco quando sei padrone della città.
Un momento di debolezza, un momento di solitudine, si vince facilmente non pensando da soli.
Un ragazzo, una piazza, una San Babila senza babele, solo un gioco di parole per esprimere ciò che non c'è.
Arrivano, al passo, un tango deformato, disperato, rabbioso, geloso, intorno alla vendetta.
Non c'è un volto, non c'è età, c'è solo una guerra non digerita,
l'affronto di un potere non riconosciuto, con il senso del macabro.
Un lento rosario di noia con la goffaggine del nulla, prende di mira un bersaglio con paranoico sadismo, con l'odio di tutti i vinti.
Jeans scampanati, camicione, eskimo e capelli lunghi sono sufficienti per spaccare un cuore.
Ora si tolgono gli occhiali, le maschere vanno giù, non ne hanno più bisogno, sono sicuri di aver vinto.
Rimane il pianto silenzioso di una città, tanta gente con le bandiere rosse che sventolano e quel vento di maggio che se l'è portato via.

9 commenti:

  1. mancano tutti gli "a capo". così non si capisce quasi nulla :)...ed il corsivo
    comunque grazie
    (rossana)

    RispondiElimina
  2. un problema di formattazione automatica del programma di gestione. ho provato a rimediare. gli spazi non li prende però...

    RispondiElimina
  3. già così, molto meglio!!!(rossana)

    RispondiElimina
  4. Benvenuto Bob!!! Che trilogia di racconti! Non mi aspettavo avessero una tale affinità. Tutti belli! Appassionante il primo, delicato il secondo, commovente e profondo il terzo. Non resta che aspettare martedì per vederlo stampato su carta: è sempre un'emozione... (se si riesce ad agguantarne una copia...) ;)

    @Daniela: PA ringrazia del commento entusiasta! :)

    RispondiElimina
  5. davvero il tuo disegno del tango esprime tutti e tre! per il mio hai messo pure i colori a contrasto...:)

    RispondiElimina
  6. bella l immagine. i racconti li leggero con calma nei momenti di pausa. li centelino per la calma.

    RispondiElimina
  7. Ciao a tutti! Notevole l'immagine di Naima, per colori, tecnica, per la scelta del movimento e che fa "en plein" coniugando l'immagine per un po' tutti e tre i raccontini. :) bello "Tango" della Carturan, bisogna leggerlo con attenzione, dipinge belle immagini con le parole, nello spazio di un caffè...quante cose possono succedere! La Rindi invece espone un interessante tema storico-sociale e lo fa con un accostamento particolare, deforme... cmq bello! Un grazie per la pubblicazione y l'attenzione! Hasta luego! ^_^

    RispondiElimina
  8. ora li ho letti tutti! Molto belli :) e bellissima illustrazione :))
    e grazie
    (rossana)

    RispondiElimina