sabato 17 aprile 2010

DOLLY SPECIAL di Anna Profumo


Il cliente sembra ipnotizzato, l’inserviente da mezz’ora, con movimenti lenti e controllati, si muove senza sosta lungo la corsia dei tagliaerba descrivendo ogni pezzo con mnemonica dovizia. Sono davanti al modello Dolly Special 2, con consumi minimi e prestazioni elevate. Il sopracciglio del cliente si solleva lievemente e l’inserviente cogliendo il sintomo come interesse ne approfitta: diventa più incisivo.«Il modello è dotato di software interno personalizzabile in cui con sistema GPS si possono inserire le coordinate abitative e definire, a piacere dell’utente, i confini virtuali. Il limite di “pascolo”». Dice, e continua. «Su questo stesso si può aggiungere, con un piccolissimo sovrapprezzo, l’estensione per calcolare, sulla base della previsione di ricrescita del prato, il tragitto del giorno. Il programma tiene conto del tipo di prato, della regione, della stagione e delle previsioni metereologhe degli ultimi tre anni, e cioè precipitazioni e temperature locali».
Il cliente sembra convinto, l’inserviente lo accompagna alla cassa. Nel tentativo di leggere il nome sul cartellino si accorge che così scolorito da far pensare a lavaggi di energiche centrifughe.Il “ding” del registratore di cassa distoglie la sua attenzione e il ragazzo si allontana.
L’uomo espone in giardino il nuovo acquisto attirando la curiosità di tutto il vicinato.In particolare il confinante sembra esageratamente attratto dall’estetica del nuovo tagliaerba: si muove ed ha le sembianze di una pecora. Per prima cosa l’uomo invita la macchina a seguirlo chiamandola per nome. «Dolly», così facendo il computer interno personalizza il sensore, per il riconoscimento vocale dei comandi, impostando la timbrica sui suoi toni. L’uomo assapora le lettere, le ripete dieci volte come scritto nelle istruzioni, ed ogni volta sembra che quell’oggetto sia un po' più Dolly. Quel nome gli sta davvero bene, se ne convince, è felice per il suo acquisto.Passa le due ore successive a programmare la macchina. Segue le istruzioni del libretto d’uso e stremato dalla concentrazione richiesta lascia sottocarica l’animale, riponendolo nella rimessa.
Le mattine a seguire prima di recarsi a lavoro, fa uscire al pecora e resta cinque minuti a seguire il percorso. Costata che la macchina s’arresta proprio al confine aperto, tra prato e marciapiede, si gira e torna indietro seguendo le coordinate invisibili dettate dal processore.
Tutto il giorno Dolly è libera di scorazzare per il giardino brucando erba. Passa radente ai confini del giardino ed al perimetro della casa, si sofferma davanti alle porte finestre, in composta attesa delle istruzioni del computer che valuta e pianifica istruzioni.
L’uomo una sera rientra veloce e nervoso a casa, dirige all’interno senza prestare le solite attenzioni all’animale che accelerando leggermente il passo, si avvicina a lui in attesa di una carezza. Intanto questo chiude rapidamente e rumorosamente la porta dietro di se. Se qualche vicino la osservasse potrebbe vederla avvicinarsi, ad una delle porte finestra ed entrare spingendo leggermente la porta. L’uomo è in un altra stanza mentre la macchina si avvicina al tavolo su cui questo ha lasciato un plico di fogli che comincia a mangiare ruminando. Ne ha mangiati diversi. L’uomo rientrato nella stanza si accorge di quanto sta accadendo, si avventa sulla pecora cercando da prima di strappargli i fogli di bocca, poi compresa la perdita di oltre metà dell’incartamento la sua ira si abbatte furiosamente su di essa.Alcuni brandelli di fogli lasciano leggere “Elezioni - lista candidati partito dell’U.N.T.O.” .La pecora è a terra e sembra aver subito danni, fuoriescono rumori meccanici, forse danni al software, l’uomo spaventato dal fumo che fuoriesce, si allontana dalla pecora. Sembra sia in corso una combustione interna. La pecora perde le sue sembianze, trasfigura. Il fuoco! e prima che l’uomo possa allontanarsi una palla rovente lo avvolge, sembra la testa di un leone. Anche il fragore che ne fuoriesce sembra il ruggito.L’uomo sparito! in pochi secondi ingoiato dalla testa delle leone che silenziosamente si rifà pecora.Come per dar prova della ritornata normalità la pecora a brucare completando quanto iniziato prima: La pecora torna in giardino dove disperde i resti organici liofilizzati del malcapitato e dei documenti.
Nel susseguirsi dei giorni, lungo il viottolo di acceso alla villetta, un discreto via vai di gente prova a suonare per vedere se il tipo è in casa. Squilli e richiami non ottengono risposta. La pecora in giardino continua il suo automatico lavoro, nessuna cosa fuori posto, tutti i fili d’erba del prato rasati alla stessa altezza.Finché non arriva anche una macchina della polizia, gli agenti forzano la porta permettendo a tutti di entrare in casa, perlustrano la casa.Nulla l’uomo è sparito, ma sui giornali non si legge nulla, sono tutti presi dalla notizia che il partito dell’U.N.T.O. non si candida. Sembrano sparite le liste da presentare per l’iscrizione alle elezioni.Del resto la vita di quell’uomo eccessivamente ordinario non è interessante, nulla da riferire nel male: non una foto di lui vestito da donna per il carnevale, tanto meno nel bene: nessuna foto di lui avvinghiato a qualche stangona durante le vacanze estive.Nessuno lo piange e lo chiede indietro, solo gli improperi dei testoni del partito infuriati.
Solo una cosa animata si muove nel giardino è la pecora Dolly che continua a brucare. Nel caos generale nessuno fa caso al furgone con scritto: Sevizio manutenzione e riparazione, fermo davanti alla villetta e non desta preoccupazione neanche l’inserviente con la tuta rossa che carica il tagliaerba, tanto che il vicino di casa si avvicina per chiedere informazioni, il ragazzo lascia un biglietto della ditta con lo slogan pubblicitario dell’articolo di punta.
“Pecora è chi pecora si fa”. Dolly Special 2 la pecora con il cuore ruggente!

6 commenti:

  1. ma è fantastico questo racconto, geniale! :)

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  2. =)
    grazie!
    devo dire che la traccia per questo racconto si trova in uno dei raccontini che avevo preparato per LET.IT
    E mi dispiaceva lasciare che alcune intuizioni rimanessero inespresse.

    Mi è piaciuto molto quel lavoro ... è stato un potente stimolo creativo per me.

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  3. Non sarà un monito ad un futuro di robot questa storia fantascientifica alla Philip K. Dick? o una allegoria all'uomo tecnologico o addirittura alla poliedricità della natura umana?
    Sicuramente un forte messaggio raccchiuso in una storia che può essere interpretatata anche come parabola - la parabola di Dolly - senza timore di esagerare. In fondo ci sono gli elementi - soprattutto nella conclusione - dell'insegnamento, in questo caso non evangelico, a riflettere su uno stato politico e sociale (“Pecora è chi pecora si fa”).

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  4. allora il nostro "intrecciarsi" diventa fecondo!
    lo spunto di let.in trasformato in racconto.
    non è male come spunto:
    ripensare tutto quanto
    e la facezia di un secondo
    sviluppare in un racconto...

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  5. bdm oggi potresti scrivere canzoni ...

    aldo hai colto, sono molto amareggiata rispetto l'attuale fare politico e probabilmente il racconto esterna quell'amarezza. L'ironia e il fantascientifico mi sono serviti per riuscire a mettere insieme aspetti di quest'ultimo anno che mi hanno colpita.
    E' stato divertente!
    Chi sà che Dolly non torni con le sue avventure ...

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  6. ciao, ho preso il giornale oggi!
    ed a parte i numerosi refusi (devo assolutamente aggiustare tutto per la pubblicazione di giugno) l'illustrazione di Dolly è proprio carina.
    Mi sento primaverile oggi! =)

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