sabato 10 luglio 2010

PALCHINPARCO MON AMOUR di BdM

E’ il giorno prima del gran giorno.
L’attività per i preparativi ferve e i membri del FalSTAFF sudano sotto il sole e sotto la direzione di Daniela che, sorridendo, impartisce ordini. Paolo allunga i cavi per l’alimentazione elettrica dal palco alla console. Carlo ricontrolla la scaletta. Franca prepara i giochi per i bambini consultando l’ampia bibliografia a disposizione. Leonardo, arrampicato su un albero, monta lo striscione. Gabriele trasporta cose varie nonostante il dito ingessato. Laura prepara le schede per la catalogazione degli artisti. Bruno si aggira nel parco con espressione concentrata ed indaffarata.
Verso sera qualche ospite comincia già ad arrivare, dormiranno qui per essere pronti domani. Arriva anche Eugenio carico di attrezzature varie, con tanto di cuscino personalizzato. Peccato che abbia dimenticato il pigiama. No problem, dormirà con un lenzuolo avvolto a mo’ di toga con cui si aggira la sera da una stanza all’altra della casa di Daniela con ammirevole nonchalance. La notte trascorre tranquilla, anche se sono pochi gli emuli del principe di Condè di manzoniana memoria e spesso ci si ritrova in cucina a chiacchierare. Paolo ne approfitta per passare due prese in più anche lì, buone per preparare la colazione.
L’alba radiosa dell’indomani è la promessa di un giorno memorabile.
Ultimi ritocchi e prime accoglienze.
Daniela, vestita in perfetto stile “casa nella prateria” gira distribuendo altri ordini e altri sorrisi. Il parcheggio, sotto la direzione del dito inflessibile e ingessato di Gabriele, comincia a riempirsi, mentre le squadre di recupero degli ospiti dispersi per la campagna romana sono in allerta. Paolo allunga altri cavi per alimentare le varie postazioni. Franca prepara palloncini e giochi vari. La scaletta viene rivista ancora per nuove esigenze appena comunicate. Leonardo continua ad arrampicarsi su alberi appendendo cartelli ed avvisi vari. Laura cataloga anche gli ospiti accompagnatori. Bruno dovrebbe pulire i bagni ma, con espressione seria e indaffarata, si ricorda che è allergico proprio a quei prodotti che si usano nei bagni chimici.
Finalmente si comincia sotto il sole di mezzodì di un luglio felice di essere il mese più caldo dell’anno. Le performance si susseguono. Tutto bene, pare. Paolo, intanto, continua a tendere cavi, ogni cespuglio deve avere il suo punto luce e la sua presa per ricaricare telefonini. Franca insegue i bambini proponendo giochi vari, ma quelli sono interessati solo a fare gavettoni con i palloncini e tirarseli addosso. Intanto i pittori espongono e dipingono, i cantanti cantano, i poeti problematizzano. Richiesta di modificare la scaletta. Posticipare perché all’ora prevista il sole illuminerebbe il poeta performer dal lato sbagliato. In alternativa ruotare il palco. Carlo annuisce senza espressione. Un altro chiede di poter leggere tutto il suo poema (480 pagine!) perché solo così se ne capirebbe la grandezza. Daniela gli sorride amabile mentre gli porge un caffè pieno di sonnifero. Leonardo, da sopra l’albero dove sta appendendo l’ennesimo cartello, si accorge che Gabriele, oltre al dito ingessato, presenta una leggera zoppìa, ma quello fa segno che tutto è sotto controllo. Laura, intanto, cataloga anche gli animali presenti. Bruno si aggira per il parco con l’espressione sempre più indaffarata, anche se nessuno ha capito cosa stia facendo esattamente.
Carlo, dovendo modificare per l’ennesima volta la scaletta, ha deciso di scriverla in endecasillabi perfetti per poi inserirla nella raccolta “A luglio, di sabato si va necessariamente al mare!” di prossima uscita.
Paolo sta portando cavi elettrici anche a casa dei vicini, distante due chilometri, non si sa mai. Leonardo sopra l’ennesimo albero grida qualcosa a Gabriele, ma quello gli fa segno che non riesce a sentirlo perché ha cominciato ad accusare un leggero abbassamento delle facoltà uditive ma, tranquillo, sicuramente è una cosa transitoria, almeno spera. Franca, completamente fradicia, mormora qualcosa a proposito di Erode. Meglio non indagare. Daniela sorride ancora. Il dubbio viene. Non è che sia una semiparesi facciale?
Finalmente sera, poi notte. Ultime esibizioni, ultimi applausi.
Il FalSTAFF si riunisce a godersi il fresco e la stanchezza satolla di soddisfazione. Carlo ne approfitta per recitare a voce alta la versione in versi della scaletta appena composta scatenando l’entusiasmo ammirato di tutti, anche di Gabriele, nonostante abbia cominciato ad accusare anche una leggera forma di lombosciatalgia, e di Leonardo che orami usa le funi come liane spostandosi da un albero all’altro. Bruno giace su una sedia con espressione di chi ha passato tutta la giornata impegnato a fare la faccia concentrata ed indaffarata e la cosa ha consumato tutte le sue energie. Paolo cerca di convincere una delle espositrici attardatasi che starebbe benissimo con dei cavi elettrici avvolti intorno al corpo e delle prese a mo’ di orecchini. Laura sta catalogando tutte le piante e tutti gli insetti presenti nel parco. Franca infila spilloni in pupazzi con sembianze di fanciulli recitando strani mantra in lingue sconosciute.
Tutto è andato bene: siamo sopravvissuti. E’ l’ora del riposo.

5 commenti:

  1. Divertentissimo resoconto di due giornate fuori dal normale

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  2. La prossima volta... non mi fregate :)

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  3. Qualcuno non ha pulito i bagni e continua a vagabondare con una faccia concentrata ed indaffarata...
    Bello, bravissimo BdM del quale conosciamo la fine ironia :)

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  4. vero bruno ha fatto un ritratto cogliendo l'essenza di tutti :) vi ringrazio ancora tutti per l'aiuto e il sostegno. io mi sono divertita, spero anche voi! :)

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  5. e, in realtà, ho pure pulito i bagni... :)

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