lunedì 3 gennaio 2011

AULD LANG SYNE di Naima

Da quando vivo tra gli umani, indossando questo scomodo corpo con sembianze di donna, non mi era ancora capitato di avere un esperienza così singolare. Con rigore scientifico avevo osservato e dettagliatamente riportato ogni loro abitudine, senza quasi mai scompormi; non mi avevano stupita nè il loro modo di nutrirsi, nè i rituali di accoppiamento, nè i bizzari modi di governare il loro mondo. Animata dalla più pura curiosità antropologica, mi sono gettata a capofitto nella mia missione: dotata di un corpo con caratteristiche che sembrano essere molto gradite a questi popoli, non ho esitato a fare amicizia con ogni tipologia di essere umano ed essere ben accetta ovunque mi consente di avere un gran numero di relazioni sociali e di poterli osservare estremamente da vicino in molteplici occasioni. Mi sono occupata di politica, sport, cucina, scienza, filosofia, teologia, shopping e credo di aver condotto una scrupolosa e utile ricerca. Come guidata dall'invisibile forza cosmica che regola tutte le cose, ero riuscita con facilità a capire i vari meccanismi che ordinano le relazioni tra gli umani e adattarmi al loro stile di vita. Oramai mi sembrava di essermi perfettamente integrata e con un po' di presunzione credevo di sapere tutto su di loro.
Già pregustavo il mio meritato e trionfale ritorno su Zyrkwz, il pianeta dal quale provenivo, sentendomi prossima alla conclusione del mio studio, quando accadde qualcosa che mi stupì e mi costrinse a prolungare il mio soggiorno di analisi e ricerca. Questo “qualcosa” arrivò dapprima come una sensazione, un profumo nell'aria, elettricità sospesa... Poi cominciai a notare una certa frenesia, un aumentato riversarsi di umani per le strade; sempre più agitati, come formiche in un formicaio, si aggregavano per i negozi del centro cittadino e nei centri commerciali nelle cui vetrine comiciarono ad apparire festoni colorati e luci variopinte e intermittenti (pensavo di aver fatto una grande scoperta intuendo un segreto ed elementare codice di comunicazione ma dopo giorni di tentatvi e trilioni di combinazioni ho dovuto arrendermi al fatto che quei segnali intermittenti erano del tutto privi di senso!) Mi sono quindi concentrata sulle indagini, ero completamente disinformata riguardo a questi nuovi, insoliti comportamenti, ma dovevo stare attenta perché facendo domande troppo dirette sarei sembrata strana, mi avrebbero apostrofata con un “ma in che mondo vivi?” e non sarebbero stati così distanti dalla realtà... Unendo l'intelligenza propria della mia razza all'avvenenza del corpo umano di cui sono stata dotata, ho recitato la parte della svagata facendo domande sciocche, fatto qualche ricerca in Internet e finalmente ho raccolto interessanti informazioni: sembra che in questo periodo si celebrino più ricorrenze contemporaneamente, prima tra tutte la nascita di uno degli dei che gli umani adorano, rappresentato da un bambino alato che dotato di un arco scaglia le sue frecce per portare pace e amore (uhm... sì, mi sembra sia così, in sintesi...) il secondo è un dio della prosperità raffigurato da un vecchio con una lunga barba bianca, ed il terzo è un dio della natura il cui simbolo è un totem verde, simile ad un albero riccamente decorato, a volte con effetti molto kitsch. Anche da noi su Zyrkkpw... oops scusate volevo dire: Zyrkwz (a volte non ricordo quasi più la mia lingua) adoriamo delle divintà, ma i nostri riti non sono paragonabili alla sfarzosità di quelli degli umani. Quì sulla terra le città sono addobbate con simboli, luci colorate, tappeti rossi; bande musicali e cori sono ad ogni angolo di strada; le vetrine traboccano di merci invitanti; c'è opulenza, frenesia.La mia amica e vicina di casa, Betty, mi ha invitato a passare la sera della vigilia di Natale dai suoi: sembra che in quel giorno sia proibito stare soli ma ci si debba per forza volere tutti bene e stare in compagnia. E' commovente scoprire quanto amore e solidarietà vi siano tra le genti, sebbene proprio la sera prima, rientrando a casa, io abbia assistito ad una violenta rissa tra alcuni rozzi individui e stamattina, sull'autobus, non siano mancati strattoni, spinte e altre scorrettezze per la conquista del posto a sedere (sono tentata di incenerirne qualcuno, particolarmente meschino, con i raggi Zoxar). Anche le notizie che ascolto alla televisione non sono affatto rassicuranti, ma molta della gente che incontro è davvero più aperta, socievole, gentile... sono tutti più sorridenti. Insieme alla mia vicina di casa e amica Betty, ho vissuto giorni continui di festa, visitando numerose case di umani, brindando alle loro tavole riccamente imbandite e giocando d'azzardo (ho vinto molto ma non ne vado fiera: ho barato un po' usando le mie capacità zyrkwziane...) ed ho fatto un'interessante scoperta: sembra che quì la convivialità vada a braccetto con pace e amore, mentre da noi questo si attua solo con astinenza, ascesi e meditazione.

E' stata una travolgente settimana di relazioni sociali e di mangiate, con scambi di doni e baci e una gran quantità di materiale umano da studiare, giorni intensissimi e proficui che culmineranno nella festa che ci sarà stanotte, durante la quale si celebrerà il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
Eccoci! Betty ed io siamo vestite in modo strepitoso, come usano le umane (che sinceramente apprezzo di giorno in giorno sempre di più: dovreste vedere queste mie fantastiche, altissime Manolo Blanick!) abbiamo ballato tutta la sera, incontrato i tipi più divertenti, scoppiamo di felicità ed io cerco di mantenermi sobria per impedire ai raggi Zoxar di fuoriuscirmi dagli occhi inavvertitamente e incenerire per errore il bel ragazzo a cui sono avvinghiata ora. Ma ecco, tutti si agitano e si riversano sul grande terrazzo, è quasi il momento, alcuni hanno delle bottiglie in mano e le maneggiano con la cautela che si userebbe nel maneggiare qualcosa di esplosivo: il ragazzo a cui sono abbracciata mi stringe più forte, abbiamo un lungo calice in mano, contano a gran voce tutti insieme: 5, 4, 3, 2, UNO!!!! Scoppiano fuochi d'artificio e bottiglie di quella deliziosa e spumeggiante bevanda, il mio compagno ed io ci baciamo ardentemente, poi brindiamo mentre guardiamo i fuochi esplodere nel cielo... Sembrano astronavi... e quelle stelle lontane che riempiono il buio della notte, mi rammentano che è ora di lasciare la terra. Mi prende una strana sensazione, direi che sto sperimentando la malinconia... e non so se sia per la voglia di tornare sul mio pianeta o di restare quì per sempre. Mi volto verso il mio bellissimo compagno - di cui non ricordo il nome - e mentre gli sguardi si incatenano, una lacrima mi scorre sulla guancia...

Colonna sonora: Auld lang syne – Mariah Carey

5 commenti:

  1. reale e tenera :)(rossana)

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  2. bel racconto Najma
    (anna p.)

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  3. E anche stavolta ce l'abbiamo fatta! ;)
    Grazie ragazze :)
    Anna, come mai sei "anonima"?

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. La versione di Mariah Carey è orrenda!!!! Non ero riuscita a trovare altro.
    Per chi vuole ascoltare, questa, anche se di "ignoti", è molto meglio, almeno per me ;)
    (copiate e incollate l'indirizzo web, non ricordo come si fa un link nei commenti). Ciao!
    http://www.youtube.com/watch?v=YfRNxDoMXpw&feature=related

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