Bortolo non trovò di meglio che rivolgersi di nuovo alla zia Camillamolla, che era quella che da sempre in famiglia dispensava consigli su tutto a tutti. La zia lo tranquillizzò consigliandolo di aprire un negozio di parrucchiere:
«Caro il mio Bartolino, qui nel bosco non c’è nessuno che sappia curare i capelli di una signora. Apri un bel negozio, diventa un bravo parrucchiere e fatti una bella clientela. Vedrai che, prima o poi, anche Cetriolina verrà a farsi lavare i capelli da te e allora…»
Il sorriso che illuminò il volto di Bortolo rimase ancora per un istante nell’aria mentre lui si precipitò ad organizzare il tutto. Visto che il bosco non si trovava in Italia ma nel paese delle fiabe, il negozio di parrucchiere venne aperto la settimana dopo. Bortolo aveva un sacco di difetti, ma si rivelò un bravissimo parrucchiere e in poco tempo si fece una clientela numerosa e dovette prendere anche delle aiutanti. Un giorno finalmente si presentò la bella Cetriolina e Bortolo capì che era giunta la sua grande occasione. Ormai si faceva chiamare Lollo e parlava con un falsissimo accento francese che però alterava la sua voce. Era sicuro che Cetriolina non avrebbe riconosciuto nell’elegante parrucchiere il giovane che trovava tanto antipatico. Fece accomodare la cliente nella migliore poltrona e cominciò a servirla personalmente. Le accarezzò i capelli facendole i complimenti per la morbidezza ed il colore. Erano già belli ma con uno shampoo fatto con il suo prodotto speciale sarebbero diventati irresistibili. Cetriolina, che aveva deciso di affrontare una volta per tutte il suo bel pompiere, voleva essere al massimo del suo splendore e fu ben lieta di farsi convincere. Bartolo, anzi Lollo intanto organizzava tutto. Fece uscire le aiutanti a cui ordinò di portare fuori le clienti con la scusa di provare un effetto di acconciatura con immersione nell’ambiente naturale. Era ormai famoso per i suoi esperimenti e le clienti accettarono con entusiasmo. In realtà voleva rimanere solo con Cetriolina così quando le avrebbe messo al pozione miracolosa sulla testa l’unica persona che avrebbe potuto vedere per prima sarebbe stata la sola presente nel salone, cioè lui. Che genio che era. Fremeva tutto contento, e dopo aver inumidito i capelli della ragazza che, con gli occhi chiusi, si abbandonava alle sue cure, prese la pozione e cominciò a versarsela in una mano. Quanto ne sarebbe occorsa? Voleva essere sicuro. Il Mago aveva detto poche gocce, ma basteranno? Ancora un po’, ancora.
«Voglio essere sicuro, ancora.»
Alla fine mise più di metà boccetta sulla testa della ragazza e cominciò a fregare i capelli massaggiando contemporaneamente il cuoio capelluto. Anche lui chiuse gli occhi per assaporare quei momenti, gustandoli attimo per attimo, e già si vedeva abbracciato a lei mentre si guardano occhi negli occhi, le labbra che si avvicinano, sempre di più, piano, piano fino a che si toccano e lui finalmente avrebbe potuto sentire sulle labbra il sapore di schiuma… schiuma? Come schiuma? Bartolo spalancò gli occhi e si accorse che tutto il suo locale era invaso dalla schiuma e che ormai stava arrivando fin sopra ai suoi capelli. Anche Cetriolina gridò di spavento vedendosi sommersa da quella montagna di soffice bianchezza.
«Aiuto! Aiuto!»
Fuori le aiutanti e le clienti si accorsero di quello che stava succedendo. Fortuna che i pompieri stavano lì vicino e arrivarono in un attimo. Ignazio davanti a tutti, qualcuno gli ha detto che Cetriolina era in pericolo. Sfondò la porta e, senza indugio, si tuffò nella schiuma. Lasciandosi guidare dalla voce della ragazza, la raggiunse e la portò fuori in braccio in mezzo al prato.
«Via lasciateli soli che lei ha bisogno di aria.»
Aria, giusto. Ignazio, pompiere provetto, aveva seguito anche il corso di pronto soccorso con tanto di esame superato con il massimo dei voti. Respirazione bocca a bocca, allora. Cetriolina aprì gli occhi in quel momento e la prima persona che vide fu proprio Ignazio mentre si chinava per farle una respirazione da manuale. Che magnifica opportunità. Lei la trasformò in un bacio appassionato. Ignazio, per un attimo sorpreso, ricambiò con ardore.
Applausi liberatori di tutti che non vedevano l’ora che questi due si decidessero. Bartolo-Lollo intanto era uscito dal suo locale, pieno di schiuma e con le lacrime agli occhi. Zia Camillamolla lo prese sotto braccio e lo consolò:
«Su, nipotino. Che hai da fare quella faccia? E’ andato tutto bene no?»
«Ma zia! Come sarebbe tutto bene? Cetriolina sta lì, nelle braccia di Ignazio e io rimango senza niente»
«Senza niente? Non direi proprio. Per correre dietro a quella ragazzina hai messo in piedi un bel negozio di parrucchiere piuttosto ben avviato ormai e tu sei un artista dell’acconciatura molto ricercato. Niente male per uno che prima era uno sfaccendato che credeva di essere il principe degli gnomi ubriachi. E poi…»
«E poi?» chiese Bartolo che aveva ripreso a sorridere.
«Hai sempre da parte la tua pozione. Aspetta che arrivi una bella ragazza nel tuo negozio e stavolta… attento al dosaggio!»
fine
(pubblicato in data 13 ottobre 2009)
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